martedì 23 ottobre 2007

Sul fiume


Kualacenaku, 29 agosto. La piccola barca da pesca si avvia faticosamente. Il motore di fabbricazione cinese deve essere stato piu' e piu' volte modificato. Ora e' un insieme di ammaccate pentole tenute assieme con lo spago. Quando alla fine riesce a partire, fa un baccano del diavolo, sputando gorghi di fumo nero e schizzi d'acqua ogni volta che si incanta. Teres tiene con un piede la corda legata alla leva di accensione, e con l'altro un bastone legato all'acceleratore. Mentre il motore sussulta in preda alle convulsioni, la barca scivola sul fiume leggera.
Lungo il fiume donne che lavano i panni e uomini che fanno toletta, piu' di rado qualche pescatore. Ciuffi di giacinti d'acqua corrono speditamente verso la sorgente come se risalissero la corrente, allungando i loro colli di cigni con eleganza desueta. In realta' e' la corrente a risalire il fiume, spinta dalla marea montante a decine di chilometri di qui. E la mare ci porta lungo il fiume verso le concessioni di palma da olio.

Nessun commento: