domenica 15 maggio 2005

Un futuro per le foreste gelate




15 aprile 2005. Il pomeriggio a Inari, durante la conferenza stampa degli scrittori, nuovo afflusso di logger. E di politici, venuti dalla Francia, per attizzare il conflitto con insulti, frasi a effetto e altisonanti corbellerie. Il risultato e' poco efficace, le sciocchezze si smentiscono da sole. Ma la barriera di comunicazione, ches sembrava fosse possibile abbattere, e' di nuovo li. In nome del rifiuto di ogni critica, di ogni dissenso, di ogni discussione. Dietro i logger mandati allo sbaraglio, c'e' il grande assente, le multinazionali della carta. Gli scrittori avevano chiesto di incontrare la Stora Enso per ascoltare le loro ragioni, ma non hanno ottenuto risposta. Il messaggio e' chiaro: facciano il loro lavoro, senza occuparsi della carta su cui scrivono. Ma le cose non stanno cosi', e diversi di scrittori hanno alzato il telefono, parlato col proprio editore, richiesto garanzie. Quando saranno in molti a chiedere le stessa garanzie, anche l'industria si dovra' adeguare, e smettera' di alimentare la distruzione. Allora sara' possibile avviare una gestione responsabile di questo remoto paradiso. Rispettando di diritti delle foreste e della biodiversita', ma anche di chi viene ospitato in questi ambienti: i Sami, i taglialegna e di chi lavora con l'ecoturismo, che - detto per inciso- rappresenta la prima fonte di reddito nella regione.