domenica 11 agosto 2002


Isola di Olohon, 11 agosto. Anche oggi minestra e pesce affumicato. Come tutti i giorni. Difficile non associare il forte odore di questo pesce con quello delle lische marce che rimuoviamo ogni giorno, miste a cocci di vetro e cartacce. Ma che importa? Una sauna, un tuffo nell'acqua gelata e magica del lago, e torna il buonumore.

E' scesa notte, sulle magiche rive del Baikal. Il rumore della risacca di questo mare di acqua dolce si fonde allo stormire della foresta. Le stelle sembrano una massa compatta in un cielo senza luna. Un vento tiepido, appena rinfrescato dalle acque sempre gelate del lago, porta il profumo di muschio e erba. Nel buio attorno a me decine di rumori misteriosi. Un grattare, un odorare, uno strisciare, e poi passi felpati, un respiro silenzioso, una specie di grugnito. La vita notturna sembra piuttosto vivace, da queste parti. O forse sono gli spiriti della magica isola, che sempre piu' ignorati da umani ormai quasi senza sciamani, si rifugiano tra i piccoli esseri della terra, aspettando tempi migliori.

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