sabato 17 settembre 2005

Ancora taglio illegale. Chi paga il prezzo?


Mbam e Kim, 17 settembre 2005 .Al mattino, un'altra frittata, e poi via, altre 3-4 ore dei jeep, verso altre foreste devastate. Visitiamo un'altra area di taglio, questa volta piu' vicino alla zona dove la SIM sta ancora operando. Le strade sono oramai un vero labirinto nella foresta. All'improvviso, dietro una curva, ci aspetta un uomo, machete alla mano. - Ci hanno beccato - penso, ma mi sbaglio. E' un contadino venuto qui per i suoi banani. Qui infatti la foresta si alterna ai bananeti. L'uomo ci conferma che la compagnia e' stata qui, e ha operato per tutta l'area. Lo sa bene, dato che gli hanno abbattuto 800 banani e chissa' quanti alberi di cacao. Tutto un raccolto, per anni. Per compensazione, 150 euro. Quanto costa un banano?

Un'altra curva e ancora una sorpresa: un piccolo ma temibile serpentello verde brillante ci taglia la strada. Ci spostiamo e lo lasciamo passare: non e' il serpente piu' velenoso della foresta. Il piu' velenoso ha due gambe e talvolta i cingoli.
Pezzo per pezzo, tutte le aree di foresta che visitiamo, ci mostrano una diversa combinazione di permessi diversi, a volte usati indifferentemente nello stesso punto. L'unica cosa comune, ripetitiva all'ossessione, e' la disordinata devastazione, i tronchi sparsi a marcire, sotto questa pioggia che a forza di bagnare tutto, bagna anche i nostri pensieri. Poi il sole compare, e allora rimpiangiamo la pioggia. Continuiamo per giorni a mangiare frittata e a perlustrare aree di foreste. Continuiamo a collezionare immagini di distruzione e prove del misfatto.

Seguiamo i camion, raccogliamo informazioni. Ci troviamo perfino fortunosamente nel mezzo di un campo di taglialegna. Cerchiamo di disegnare la mappa del complicato sistema di societa' che sta dietro all'avanzata della distruzione. Ora bisogna ritornare alla capitale, verificare le informazioni trovate, sondare ipotesi, poi di nuovo riverificarle sul campo, in foresta. E' cosi' che nasce un "crime file".

Ci avviamo per via del ritorno seguendo la stessa direzione dei camion carichi di tronchi. In macchina un ospite ingrato: un'allegra mosca tse-tse. Ma adesso non possiamo permetterci il lungo sonno, abbiamo fretta. Superiamo i carichi di legname: dobbiamo arrivare prima noi per poterli aspettare. In Italia, dove c'e' il mandante.

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