lunedì 13 agosto 2007

Piantagioni sterminate

Kuala Lampur, 13 agosto. Poco prima di atterrare all'aeroporto di Kuola Lampur dove l'aereo fa scalo, un'eneorme impianto industriale scorre sotto il veicolo. Ha tutta l'apparenza di una raffineria, ma senza i segni che in gerenere accompagnano queste strutture: i fuochi che in cima ai pinnacoli delle ciminiere, il fumo nero, i segni inconfondibili che il petrolio lascia attorno a se'. No, qui si raffina altro, e la risposta e' distesa tutta attorno: palme da olio. Un'unica distesa per chilometri e chilometri, si estende fino a perdersi nell'azzurro dell'orizzonte. Come un pattern riprodotto da un computer, quadrati di pixel verdi tutti uguali e se stessi si riproducono uno in fila al''altro, come soldatini di un esercito digitale , divisi da strade e canali accuratamente regolari, come un infinito gioco di specchi dominato da un supremo ordine di perfezionismo.

Non so, non posso sapere cosa c'era qui un tempo. Foresta pluviale di pianura? Foresta palustre? Torbiere?
Ma non so neppure cosa c'e' adesso, questo nulla verde riprodotto all'infinito, e in continua, progressiva espansione. Una espansione che continuera' fino a quando ci sara' terra da erodere, foreste da abbattere, mercati da saturare. Che sia per produrre panettoni e merendine, oppure saponi, dentifrici, saponi e rossetti, o per l'ultima onda del massacro energetico: il biodiesel. La Malesia è il gigante mondiale dell'olio di palma, ma l'Indonesia mira a strapparle il primato. Assieme controllano oltre il 70 per cento del mercato. Intanto la richiesta di olio di palma cresce senza fermarsi. Banche e azionisti investono nella commodity del futuro, nuove societa' nascono, si fondono, fanno accordi. Linee vengono tracciate sulla carta geografica, per smembrare foreste e terre indigene native in concessioni di piantagione. La corsa al petrolio verde e' appena cominciata, e gia' corre a piena velocita' di marcia, come normale nella nuova economia. E nulla sembra poter fermare questo enorme schiacciasassi, neppure l'orizzonte grigioazzurro in cui si perde il ripetersi dei quadrati verdi.

Nessun commento: